I miei racconti
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Francisco non si era appena alzato, eppure aveva bisogno di un altro caffè.
Era sempre alla ricerca della miscela migliore, dell’aroma più intenso e, per tale ragione, vederlo due volte di seguito allo stesso bar era una rarità.
Zio Carmine faceva le barbe in casa, nel senso che si occupava – come diceva lui – dell’igiene dei galantuomini del quartiere. Quello era il suo mestiere. Era stato lo stesso mestiere di suo padre...
É un paradosso immaginare che il giorno più bello della mia storia sarebbe stato lo stesso in cui avrei potuto morire, dilaniato come un quarto di bue al macello...
Questo racconto è dedicato alla memoria di mia madre e ai suoi ultimi giorni...
mario.volpe@virgilio.it